Fondamenti di psicometria

Lo spauracchio principale della psicometria è rappresentato dai suoi aspetti matematici e dalla necessità di applicare le formule, che probabilmente veicolano un’immagine della materia (e di chi la insegna) come fredda e asettica. Ecco perché questo manuale si caratterizza per un taglio curioso e divertente, grazie alla presenza di aneddoti e a qualche battuta di spirito.
Nel Capitolo 1 vengono presentate le nozioni fondamentali della psicometria e della statistica psicometrica, in particolare le variabili e le loro scale di misura, i vari tipi di test psicologici e le loro proprietà psicometriche, ossia validità e attendibilità.
Nel Capitolo 2 viene illustrato come ottenere e interpretare le statistiche descrittive e realizzare rappresentazioni grafiche e tabulari dei dati.
Il Capitolo 3 affronta inizialmente i concetti base della teoria della probabilità e del calcolo combinatorio, in modo da fornire gli strumenti conoscitivi necessari per affrontare il nucleo di quest’opera, ossia la statistica inferenziale. Sempre in questo capitolo vengono introdotte le distribuzioni di probabilità, le distribuzioni campionarie e il procedimento di verifica delle ipotesi.
Nei Capitoli 4, 5 e 6 vengono descritte le procedure statistiche per verificare ipotesi con, rispettivamente, uno, due e tre o più campioni mentre il Capitolo 7 mostra come valutare l’associazione fra due variabili.

Chiorri, C. (2014). Fondamenti di psicometria (2a edizione).  Milano: McGraw-Hill

DAPP-BQ – Dimensional Assessment of Personality Pathology – Basic Questionnaire.

Il DAPP-BQ è uno dei principali strumenti per la valutazione dei Disturbi di Personalità e dei tratti di personalità di rilevanza clinica attualmente in circolazione. Si è evoluto partendo da studi che dimostrano che la struttura dei tratti dei disturbi di personalità non differisce significativamente tra campioni clinici e non-clinici e che non esistono prove sostanziali di discontinuità nella distribuzione dei tratti dei disturbi della personalità. Esso valuta molteplici caratteristiche affettive, cognitive e interpersonali, che hanno importanti implicazioni per la salute mentale, l’equilibrio e il benessere della persona. Le dimensioni dei disturbi di personalità valutate dallo strumento si basano su un esteso programma di ricerca sulla struttura e sull’etiologia di questi disturbi. Il DAPP-BQ perfeziona e rende operazionalizzabili quei costrutti che i clinici hanno trovato utili per comprendere, descrivere e trattare i disturbi di personalità, rispondendo alla necessità di valutare gli aspetti personologici di rilevanza clinica, in linea con gli odierni orientamenti sugli interventi clinici. Il DAPP-BQ consente pertanto dei miglioramenti rispetto alle attuali misurazioni delle patologie di personalità, poiché dà una valutazione adeguata e maneggevole delle dimensioni dei disturbi della personalità, derivate da analisi empiriche sistematiche. E’ basato sul modello dimensionale dei Disturbi di Personalità, coerentementemente con il superamento, a livello teorico, del modello categoriale in auge fino a qualche hanno fa. In questo senso, il DAPP-BQ costituisce una delle teorizzazioni più attuali e convincenti delle basi psicopatologiche dei Disturbi di Personalità e offre una cornice di riferimento completa ed esaustiva, compatibile con le concettualizzazioni cliniche moderne. Sempre in quest’ottica, si focalizzazione sulle caratteristiche specifiche della patologia di personalità, e non sulle diagnosi generali: poiché il DAPP-BQ deriva da costrutti clinici, le scale sono descritte in base a concetti utilizzati dai clinici nella pratica quotidiana. Questo significa che lo strumento mette a disposizione valutazioni e interpretazioni che possono essere direttamente tradotte in pratica all’interno degli interventi clinici.

Donati, D., Ubbiali, A., Chiorri, C., & Hampton, P. (2014). DAPP-BQ – Dimensional Assessment of Personality Pathology – Basic Questionnaire. Firenze: Hogrefe. Link

Promuovere la sicurezza. La gestione dei rischi nelle organizzazioni complesse.

Abstract: Gli odierni sistemi sociotecnici sono caratterizzati da profonde e talvolta ignote connessioni tra elemento umano, tecnologia e organizzazione. Si tratta di organismi complessi, e complessi sono anche gli incidenti che possono riguardarli. Siamo stati molto abili nel progettare sistemi che però non riusciamo a comprendere e gestire in modo sicuro. Rischiamo di adottare modelli e strumenti di gestione dei rischi ormai antiquati, non più adatti alla realtà attuale. Servono quindi nuovi occhiali per guardare alla sicurezza. Occorre un linguaggio innovativo, centrato sul lavoratore e sul lavoro per come viene vissuto ed effettivamente svolto, condotto da persone che cercano di dare un senso a ciò che fanno, raccogliendo informazioni sparse in un ambiente dinamico, fatto di vincoli e incertezze. Il libro vuole fornire una proposta operativa per favorire questo cambiamento, interpretando la sicurezza come un processo e non come uno stato. La sicurezza di un sistema non si ottiene come risultato di una procedura, ma si promuove conoscendo le persone che vi lavorano, comprendendo come interagiscono e come ragionano quando sono immerse nella complessità dei loro contesti operativi.

Bracco, F. (2013). Promuovere la sicurezza. La gestione dei rischi nelle organizzazioni complesse. Roma: Carocci.

Teoria e tecnica psicometrica

l testo si rivolge agli insegnamenti avanzati di Psicometria, come Teoria e tecnica piscometrica e Teoria e tecniche dei test, presenti in molti corsi di laurea della facoltà di Psicologia.
Lo scopo dell’opera è fornire le basi teoriche del processo di misurazione delle variabili psicologiche e indicare i passi fondamentali da seguire per lo sviluppo di un test psicologico. Particolare attenzione viene dedicata alle tecniche di analisi statistica caratteristiche della psicometria (analisi degli item, analisi fattoriale esplorativa e confermativa, modelli di equazioni strutturali, modelli di Rasch), che vengono presentate nei loro fondamentali aspetti teorici nella versione cartacea e approfondite a livello di realizzazione mediante software dedicati nel materiale online.
Punti di forza del testo sono un approccio molto concreto, grazie all’uso di un linguaggio semplice e di numerosi esempi applicativi di ambito psicologico, un grande numero di esercizi e il riferimento continuo all’uso di strumenti fondamentali come Excell, SPSS, MPLUS, Winsteps e FACTOR.

Chiorri, C. (2011). Teoria e tecnica psicometrica. Milano: McGraw-Hill.

Comunicare

Abstract: Sistemi, interazioni, complessità: è il modo in cui – oggi – si interpreta e si descrive la comunicazione, a qualunque livello e in ogni contesto. L’area della Complessità, assai estesa e variegata, rimane la frontiera più avanzata nel panorama scientifico e culturale contemporaneo collocandosi, per sua natura e scelta tra le “Scienze Dure” come la Fisica e la Matematica e le “Scienze Umane”, come la Psicologia. Se si vuole comprendere il senso del comunicare e dell’interagire, tra singoli, piccoli e grandi gruppi, tramite ogni modalità mediatica, dal conversare, al fare televisione, al web, la strada passa necessariamente attraverso la comprensione – certamente non facile – di sistemi, interazioni, complessità. Se si vuole anche gestire la comunicazione, la strada è sempre la stessa, ma ancor più lunga, ripida, tortuosa, impervia. In questo terzo volume di una trilogia dedicata alla Comunicazione, è parso pertanto inevitabile riprendere dall’epistemologia della Complessità, proseguire con la teoria dei Sistemi Adattativi Complessi e continuare poi con un discorso ben aggiornato sull’informazione. Inevitabile, se si vuole dare un quadro utile e attuale, aprire un discorso sulla Resilienza di individui e sistemi.

Villamira, M.A., & Bracco, F. (2009). Comunicare. Milano: Franco Angeli.