La simulazione ad alta fedeltà nelle emergenze ostetriche: prime analisi sull’efficacia di un progetto formativo sulla stimolazione delle competenze tecniche e non tecniche.


Background: 
In anni recenti, la formazione per la gestione dell’emergenza in ambito sanitario ha sempre più fatto ricorso alla simulazione ad alta fedeltà. 
Lo sviluppo delle tecnologie di simulazione ha permesso di raggiungere elevati livelli di realismo, affidabilità, flessibilità e versatilità degli strumenti impiegati negli scenari. 
Di particolare interesse, oltre al realismo della situazione da gestire, è la fase del debriefing post-scenario in cui i partecipanti hanno modo di riflettere sulle proprie competenze tecniche e non tecniche e su come il team ha affrontato la criticità.
Obiettivi
: Valutare l’integrazione tra esperienza operativa di gestione di situazioni critiche e riflessione sulle azioni messe in atto al fine di sviluppare tecniche e protocolli di intervento e rendere più efficace il coordinamento del team in situazioni di emergenza.
Metodi
: Realizzazione di un corso di formazione centrato sulla simulazione in emergenza materno-fetale, rivolto a 288 operatori di varie categorie professionali operanti in area materno-infantile (anestesisti, neonatologi, pediatri, ginecologi, ostetriche, infermieri e tirocinanti).
A ciascun partecipante è stato somministrato un questionario volto ad indagare l’efficacia e l’innovatività del metodo formativo, l’esigenza di confronto tra i partecipanti e la soddisfazione rispetto al corso.
Risultati
: Dal questionario è emerso che gli aspetti più interessanti del progetto sono stati la possibilità di partecipare alla simulazione e la possibilità di riflettere sulle dinamiche di gruppo, potendosi confrontare sugli aspetti operativi e sui vissuti psicologici collegati. 
La simulazione è stata apprezzata poiché ha permesso di ricreare le dinamiche presenti nell’operatività quotidiana, verificando la conoscenza degli aspetti tecnici, e di riflettere sul proprio ruolo nell’equipe, sulla sperimentazione di modalità alternative di lavoro di gruppo e sull’adozione di stili di comunicazione più efficaci. 
La fase di debriefing è stata particolarmente apprezzata, perché ha consentito una riflessione ordinata e coerente sulle dinamiche operative e gruppali, permettendo di condividere priorità, linee di coordinamento e scelte contestuali. Per i partecipanti il debriefing dovrebbe essere uno strumento da usare quotidianamente nelle proprie sedi operative, perché valorizza le reciproche risorse, favorisce la meta-riflessione, consente di parlare degli errori in modo nuovo e non giudicante, oltre che permettere di soffermarsi su aspetti del lavoro generalmente trascurati. 
La soddisfazione dei partecipanti è stata molto elevata. 
Il corso è stato apprezzato soprattutto per l’innovatività dei metodi formativi e la competenza dei conduttori.
Conclusioni
: I risultati sono incoraggianti e confermano il valore di questa nuova metodologia formativa, che permette un approccio complesso a problemi complessi, come la gestione di situazioni critiche. 
In particolare, l’esperienza diretta e la riflessione non giudicante sulle pratiche consentono di valorizzare i contenuti teorici e portano a un più solido apprendimento, non solo delle prassi operative, ma anche e soprattutto degli aspetti comunicativi e relazionali. Questi aspetti permettono di trasformare il gruppo in una squadra, con ruoli chiari e condivisi e dinamiche fluide ed efficaci, veri ingredienti per la gestione delle criticità in ambiente ostetrico.